Con questo breve saggio saggio sulla società italiana Nando Dalla Chiesa ci presenta il degrado che ha raggiunto l'Italia nei confronti degli altri paesi a causa dell'errata interpretazione che la nostra società ha espresso nei confronti del benessere che ci è arrivato grazie allo sviluppo economicco e tecnologico mondiale.
ma queste libertà che ci ha concesso l'innovazione non sono state interpretate dalla società del Belpaese secondo una dignità umana, citando il rinasimentale Pico della Mirandola, bensì come dei diritti che ci hanno offerto il permesso di privarci dei nostri doveri.
Questa è stata la causa del degrado della società italiana e certo non è che si potrà arginare facilmente grazie a dei discorsi generali sulla nostra società. serve che ognuno di noi rispetti nel particolare tutti i doveri che dobbiamo verso lo Stato senza ovviamente scordarcidei nostri diritti; così lo studente docrà rispettare il suono della campanella e l'impiegato i suoi orari di lavoro; è solo a queste piccole cose che l'Italia potrà andare avanti, grazie all'ordine che ci imporranno le piccole cose come la campanella.
Il suono della campanella è diventato quindi per lui il simbolo del nuovo ordine che deve raggiungere l'Italia per ritornare agl albori del tempo.
Kevin Rufini
classe: IV G
2010-10-29
L'originalità dell'intervento di Nando Dalla Chiesa, volto a criticare il carattere incivile del nostro paese, risiede nel fatto di elogiare, tra le tante innovazioni scientifiche e tecnologiche che sicuramente ricoprono un ruolo fondamentale, una semplice campanella. Lo scrittore ci vuole far capire come, essendo l'Italia un paese simboleggiato continuamente da conflitti (divenuti ormai diseducativi) politici e sociali, un semplice suono di un piccolo strumento possa immediatamente mettere in riga tutti; in questo modo riesce a mettere da parte ogni genere di contrasti e riesce inoltre a "unire" la popolazione, in questo caso quella scolastica, sotto un'unica direttiva.
Ritengo molto importanti le parole di Nando Dalla Chiesa sia per la sacrosanta verità che racchiudono sia per il significato della lotta che quest'uomo ha combattuto contro la mafia; il suo battersi era costantemente accompagnato da un'idea di legalità e civilizzazione in un paese in cui la criminalità organizzata è portavoce e manifesto di corruzione e distruzione sociale.
Il messaggio che deve trapelare da questo documento è capire che, unendosi e tollerandosi reciprocamente, cioè quindi formare un vero collettivo (in quanto quello attuale non si può definire tale), c'è la possibilità di migliorare il nostro paese.
Rufini Kevin IV G
Giorgio Fioravanti
classe: IV G
2010-10-29
Secondo me il segno più evidente del degrado della nostra società è proprio la mancanza di rispetto nei confronti altrui e della cosa pubblica, come per esempio l'edulazione di un personaggio come Corona, che si presenta in un aula di tribunale in canottiera, o come la mancanza di rispetto verso i mezzi pubblici e le statue cittadine. Quale puo essere la causa di cio'? Per me questi comportamenti sono proprio lo specchio dei nostri rappresentanti politici, interessati più ai loro affari illeciti che al messaggio che danno. Dal momento che sono loro che rappresentano l'Italia, la campanella dovrebbe suonare per loro e dovrebbe essere rispettata senza eccezioni.
Daniele Tammaro
classe: IV G
2010-10-29
beh;sicuramente questo articolo è adatto a farmi riflettere,visto che spesso sono ritardo all'entrata a scuola.
è sicuramente una mancata forma di rispetto nei confronti dei professori e degli stessi alunni che sono arrivati in orario,ma io credo che il vero motivo della mancata cultura del nostro paese sia da cercare altrove;manca il rispetto per gli altri in tutte le forme in cui si può esprimere,e quindi anche l'arrivare perennemente in ritardo,anche se secondo me il ritardo in se stesso non è una mancata forma di rispetto volontaria,ma involontaria,poichè spesso colui che fa ritardo non si accorge di mancare di rispetto a chi è arrivato in orario.
D'altra parte ritengo che sia più grave superare qualcuno in fila o fare i "furbetti"(mi vengono in mente solo esempi che non credo si possano riportare su questo commento) in altri modi,lesionando i diritti delle altre persone.
Comunque dall'articolo emerge un concetto fondamentale;in un paese dove ormai la cultura è bassa e i comportamenti non sono quelli corretti la "democrazia" della campanella riesce a mettere tutti quanti sullo stesso piano.
Giorgia Urbinati
classe: IV G
2010-10-29
Nando dalla Chiesa,scrittore sociologo e politico italiano,con questo testo mette in luce le principali ed evidenti caratteristiche della società italiana.La novità eccezionale a cui dalla Chiesa riesce a dar vita è l'esistenza di un collegamento fra un semplice suono della campanella e l'intera società.La campanella usata nelle scuole comunica un orario,per esempio quello di ingresso, valido e rispettato da tutti. Un elemento simile che consente di creare una certa armonia nella vita quotidiana dell'intera società non esiste.E pensandoci bene questo è assolutamente vero.L'infelicità,il nervosismo,la diffidenza appartengono ormai al temperamento di tutti gli italiani.E questa cosa è sicuramente una conseguenza del fatto che niente viene rispettato o eseguito correttamente.Tutto sembra essere solo un ostacolo alla possibilità di ristabilire le semplici abitudini capaci di riportarci ai comportamenti utili a una convivenza civile e molto più intelligente. GIORGIA URBINATI
Federico Andreassi
classe: IV G
2010-10-29
La perdita, all' interno della società italiana odierna, dei valori fondamentali è evidente.
Non serve necessariamente la TV per accorgersi di tale processo che, molto probabilmente, è causato da una sbagliata interpretazione che molti di noi danno al concetto di "libertà".
Essa è, infatti, ritenuta un bene talmente sacro, come comunque è giusto che sia, che le persone per garantire la propria sono disposte a fare di tutto incuranti delle conseguenze che le loro azioni potrebbero avere nei confronti del prossimo.
Essere liberi non significa fare ciò che si vuole, altrimenti si vivrebbe in una sorta di anarchia, ci si deve, infatti, attenere comunque a delle regole che non limitano affatto la nostra libertà e che, anzi, la preservano.
La campanella citata nell' articolo rappresenta dunque, secondo la mia interpretazione, proprio questo insieme di leggi che servono a garantire ordne e a ricordare a tutti che il rispetto per le persone che ci circondano, prima ancora che per noi stessi, è un element fondamentale in una società moderna che possa essere consiederata tale.
Marta Pianozza
classe: IV G
2010-10-29
Ho appena visto il link che hai inserito Giorgio e, a parte il fatto che Travaglio per me è un genio, sono assolutamente d'accordo. Come si può pretendere che noi rispettiamo le regole se coloro che dovrebbero darci l'esempio non fanno altro che trasgredirle? è vero anche però che se i giovani imparassero a rispettare le regole, a partire dal "suono della campanella" che può sembrare una piccolezza, probabilmente in futuro quando questa classe dirigente sarà ormai sparita potremmo FORSE avere una società più giusta. Il suono della campanella è una metafora tramite la quale riusciamo a capire che la causa della nostra situazione in Italia è la totale noncuranza delle leggi. Il compito di insegnare ai giovani a rispettare le regole grava sempre di più sulla scuola e sugli insegnanti che hanno delle grandi responsabilità, insieme alla famiglia. Fin da piccolo entrambi ti insegnano che le regole vanno rispettate, poi cresci e vedi che non è così, anzi chi non le rispetta fa più carriera degli altri e allora una domanda sorge spontanea: ma perchè devo rispettare le leggi se non mi conviene? ti senti quasi uno sciocco ed è proprio questa la cosa assurda! trasgredire le leggi è la normalità, rispettarle ti fa diventare un "alieno". Finchè non cambierà questa concezione l'Italia rimarrà un paese disastrato, ma gli unici che possono portare il cambiamento sono i giovani perchè ormai la classe politica attuale è tutta standardizzata su questa linea di pensiero. Marta
Iacopo Costa
classe: IV G
2010-10-30
La lettura dell’articolo di Nando Dalla Chiesa mi ha aiutato a riflettere cosa è diventata oggi la nostra società sotto l’aspetto civico e culturale; una società vuota , massificata e superficiale. Ho trovato geniale l’idea dell’autore di partire dall’esempio della campanella, (del rispetto cioè dell’orario da parte degli studenti della scuola Mamiani subito dopo il suono della campanella) per descrivere come anche il rispetto delle semplici regole possa aiutare a capire che la società ha bisogno che vengano riscoperte quelle idee, quei valori ,quella solidarietà che rendono una società più civile e solidale. Certo i modelli che ci vengono proposti non aiutano a percorrere questo difficile cammino ma è noto che il raggiungimento di grandi obiettivi parte sempre da piccole azioni
Giorgio Di Paolo
classe: IV G
2010-10-30
Dopo aver letto l'articolo posso dire di no essere totalmente d'accordo con lo scrittore Nando Dalla Chiesa.
Sono d'accordo sul fatto dello sbrindellamento sociale, ma non concordo con questi sulle cause. Credo che oggi il mondo della televisione mostri contemporaneamente tanti modelli di vita che i giovani possono seguire e quindi non può esistere una "TV spazzatura", quale sono i reality ( Grande Fratello, L'isola dei famosi).
Viviamo in un paese ai limiti dell'inciviltà. Spesso nei programmi di dibattito si può assistere a delle vere e proprie litigate con l'utilizzo, a volte, di termini impronunciabili in pubblico. Fortunatamente esistono ancora luoghi in cui l'educazione e la civiltà hanno importanza, quali il teatro. Esiste un vecchio detto che quando si parla di educazione mi piace citare: "Il denaro fa l'uomo ricco, l'educazione lo fa signore". Non c'è niente di più vero!
La campanella mette in riga tutti... si ma non ovunque!
Giulia Mucchino
classe: IV G
2010-10-31
Questo testo rappresenta con precisione la mentalità generale italiana. Pur non ritenendo significativo l'aneddoto del liceo Mamiani, poichè mi risultà quella della campanella una classica scusa per non studiare, concordo in generale con le idee di Dalla Chiesa. I gesti incivili di tutti i giorni fanno capire come la libertà di ogni singola persona si dovrebbe interrompe quando va a danneggiare quella altrui. "Treno, aereo, tram, ufficio pubblico" sono i luoghi dove le liberà del singolo si vanno a scontrare (in maniera evidente) con le libertà comuni. Prima che in numerosi luoghi pubblici venisse inserito il ticket numerato, ogni fila diventava una lotta per poter superare gli altri. Inoltre, al di là all'idea comune che siano i giovani a non rispettare le regole ho potuto notare, nel mio vivere quotidiano, questo genere di atteggiamento da persone piuttosto mature che, teoricamente, sarebbero proprio quelle che dovrebbero dare l'esempio.
Carlotta Ferranti
classe: IV G
2010-10-31
Dalla Chiesa espone la situazione della società italiana: un vero e proprio declino degli usi e costumi.
Concordo assolutamente con quanto sostiene lo scrittore.
L'Italia, nel corso della storia, è divenuta famosa in tutto il mondo per il partimonio artistico-culturale, per la natura, il dibattito letterario ecc..
Oggi, invece, la nostra fama si basa su mafia, politica disastrosa, TV manipolatrice e sempre meno seria e interessante: il Paese è ormai caduto in un baratro culturale e morale.
Dalla Chiesa ci elenca alcuni dei tanti motivi che ci portano ad essere ''il Paese dell'approssimazione, degli inaffidabili, un po' cialtrone e dissestato'': la TV, la non-curanza verso gli altri, l'inciviltà, la mancata puntualità.
L'autore si sofferma su quest'ultimo argomento.
Il ritardo esprime una crisi più profonda: esso è collegato all'inefficienza dei servizi pubblici, all'incapacità dello Stato di assicurare certezze ai suoi cittadini.
E' a questo punto che Dalla Chiesa si serve della ''campanella'': la soluzione a tale problema, colei che riesce a dare un ordine, un minimo grado di certezza a questa società.
Una sorta di regola che porti a quella convivenza civile, ormai preduta.
Jacopo Garofali
classe: IV G
2010-10-31
Nando Dalla Chiesa sostiene che il declino culturale dei costumi è sintomo di una mancanza da parte di tutti del senso civile fondamentale come la puntualità e in generale dei comportamenti che rispettino la convivenza, considerati da lui archetipi sociali che garantiscono il civile funzionamento di uno stato. È evidente, infatti, nell’età contemporanea il generale abbassamento del senso etico comune e lo troviamo dappertutto nel mondo occidentale, ma il discorso è perfettamente calzante con il bel paese; tale declino si rispecchia sempre nel malessere generale delle città, emblema del senso comune perduto, che si fa teatro di violenza di ogni genere: etica, psicologica e purtroppo anche fisica, sono tutti esempi di violenza quotidiana che ci viene sottoposta dalla classe dirigente attraverso i molteplici canali mediatici . Secondo me l’imbarbarimento globale che ci investe senza che ce ne accorgiamo, e senza nessun riparo trae origine da cause ben più radicate e cioè l’innegabile fatto che oggi siamo investiti, travolti da montagne di sostanze culturalmente vuote, che trovano giustificazione nella violenza, un arma mediatica che è diventata fondamentale strumento di chi sotterra il benessere comune. Per ribellarci al malessere contemporaneo, non basta dunque soffermarsi al semplice suono della campanella che impartisce si certamente una sana regolarità, ma interrogarsi su quel che è apparente, andare a fondo del tessuto sociale e chiedersi in che modo viene sfruttato il declino culturale e l’ignoranza e la violenza che esso comporta e che riversa nella società di massa,che si sta chiudendo sempre di più nell’ egoismo e nel profitto individuale, mirato all’abbattimento delle diversità. Se non si rivolta uno stato che ha una classe dirigente che specula sulle leggi e sui valori etici che essa stessa ha imposto e poi è la prima a non rispettarli, in effetti, non significa che debba per forza essere imitato da tutti.
Christian Conte
classe: IV G
2010-10-31
Il brano "ELOGIO DELLA CAMPANELLA" analizza come la nostra società sia caduta nel degrado e nell'inaffidabilità completa. Nando Dalla Chiesa analizza questo aspetto della socità cercando di farci capire i motivi di un tale stato di affanno sociale,in cui i valori di un tempo come l'onesta e il rispeto sembrano ormai persi e privi di significato.lo scrittore ci mostra con semplici esempi che il motivo di tale degrado sono i piccoli ma ormai frequenti comportamenti errati dei giovani ma anche degli adulti di oggi. Esempio eclatante di ciò è l'intolleranza nei confronti della campanella,al suono della quale oggigiorno nn si da più alcun valore. è vero dice Dalla Chiesa che nn è soltanto dal rispetto di piccole e adeguate norme che si vede il vuoto culturale di uno stato, ma è anche dal non rispetto di queste norme che scaturise il velo di ignoranza e di inrispettosita che oggi copre la quasi totalità della popolazione. questo brano ci dovrebbe far rifletere e ci deve aiutare a capire che anche dalle piccole cose quotidiane e di conseguenza anche da noi può partire un processo di depurazione e miglioramento sociale.
Carlotta Ferranti
classe: IV G
2010-11-01
Il testo di Nando Dalla Chiesa tratta il tema della puntualità che sussiste in Italia. Dalla Chiesa accusa esplicitamente il comportamento umano menefreghista nei confronti degli altri, portando degli esempi quali il ritardo dei mezzi o quello degli studenti all'entrata di scuola. Tutti, però, secondo N.D.C., sono strettamente legati al suono perentorio della campanella, la quale riporta all'ordine e alla puntualità l'essere umano, il quale senza un controllo o un ordine ozierebbe e non si attiverebbe per portare a termine il suo lavoro. Ad esempio se Carlotta non mi avesse ricordato di fare il commento, io non lo avrei mai consegnato. Tutto ciò a causa della natura umana brevemente riassumibile nel proverbio "perchè fare una cosa oggi quando la si può fare domani?". Ma grazie alla campanella(Carlotta) sono ora qui a dare il mio parere ad un testo con il quale mi trovo, anche se a malincuore, d'accordo poichè fa capire quanto gli uomini siano inaffidabili (quasi tutti).
Mauro Mancini.
Eleonora Vernice
classe: IV G
2010-11-07
Nando dalla Chiesa utilizzando la metafora della campanella scolastica espone il degrado della società italiana. Il rispetto di una semplice regola come quella di essere puntuali ai nostri impegni,dice dalla Chiesa, è scomparsa dal nostro paese insieme a tutti gli altri valori fondamentali.Potremmo essere considerati quindi la società degli alienati da paragonare a quella capitalistica marxista in cui l'unico valore era il produrre che implicava mettere in secondo piano ogni aspetto psichico e culturale.Siamo davvero una società progredita ?La risposta la possiamo trovare nella nostra quotidianità,in cui avendo un atteggiamento inaffidabile e menefreghista volto sempre di più all'immagine e all'apparire si può parlare più di regresso che di progresso.Trovare valore in piccole attenzioni quali la puntualità è un primo passo verso il risanamento di questa società malata. Eleonora Vernice